Descrizione
L’ecologia non è mai stata tanto presente nel dibattito pubblico quanto in questi anni. Eppure le scelte ecologiste sono sempre prerogativa di minoranze e spesso declinate in maniera pittoresca o associabili a surreali fronti del No
a qualsiasi cambiamento, facili da sconfiggere per chi possiede mastodontiche leve economiche.
Il libro di Sandro Marano, realizzato con la passione del militante e con l’accuratezza dello storico, consente di inquadrare la prospettiva dell’associazione Fare Verde nel filone del più profondo ambientalismo italiano, rendendo
onore alla memoria di protagonisti-testimoni del nostro tempo come Paolo Colli, fondatore del sodalizio e uomo di straordinaria generosità politica e umana. Il lungo viaggio nell’ecologia «a destra» curato dall’intellettuale barese
consente di disegnare il perimetro nel quale – fin dai primi anni del novecento con i Wandervogel – sentimenti di riconnessione con la natura hanno incontrato vasti orientamenti popolari, compensando lo schiacciamento su
tendenze esclusivamente produttivistiche che hanno cadenzato gli ultimi decenni.
«Dare voce a chi non vota: animali, foreste, mari, nuove generazioni»: è stata e resta questa la prospettiva di Fare Verde, unire approfondimenti ad azioni concrete, studi sulle nuove energie e sul contenimento della diffusione dei rifiuti con proposte da avanzare a governi come ad amministrazioni locali. Una vocazione politica, eminentemente politica.» (dalla postfazione di Michele De Feudis)
Sandro Marano (Bari, 1955), avvocato e scrittore, è autore di una quindicina di libri,
tra i quali: “Il Burosauro e altri racconti” (1989) e “Novelle per Gaia” (1996) per la narrativa; “Vaghe lettere di amore e di rabbia” (2012) e “La via del ritorno” (2019) per la poesia; “Lo stupore del mattino. Nietzsche
ecologista” (1997) e “La cruna dell’ago” (2020) per la saggistica. Collabora con le testate in rete Barbadillo e La Fiaccola. Fa parte dell’associazione ecologista “Fare Verde”.