Descrizione
Questo libro è dedicato a uomini e donne che, nella loro vita, hanno fatto di tutto per dare corpo alle loro aspirazioni. E lo hanno fatto molto spesso a prezzo di enormi sacrifici. Uomini e donne che hanno saputo e voluto dimostrare che si può credere in un sogno e farlo diventare realtà. Ognuno di loro si è impegnato, ha studiato, ha lavorato. Ha creduto. Ed è riuscito nel suo intento nonostante le difficoltà. Alcuni, nati e cresciuti in tempi lontani, hanno compiuto grandi imprese e sono riusciti a scrivere il loro nome sul grande libro della storia d’Italia realizzandosi nell’ambito professionale che avevano scelto. Altri hanno fatto questo stesso percorso con un segno nel cuore, più o meno nascosto, più o meno riconoscibile, più o meno consapevolmente percepito: quello provocato dall’essere stati costretti, insieme alle loro famiglie, a subire l’allontanamento forzato dai luoghi natii. Tutti hanno in comune una cosa: sono nati nei luoghi italiani di Istria, Fiume e Dalmazia.
“Gli istriani, i fiumani e i dalmati possiedono un retaggio storico e culturale di grande valore per la nazione italiana, che il dramma dell’esodo dalle loro terre non ha certamente cancellato. L’autrice, senza slanci retorici e con l’ausilio di una notevole documentazione, in questo libro racconta di alcuni personaggi istriani e dalmati vissuti in periodi precedenti all’esodo ma soprattutto di esuli, che non si sono mai arresi alla disperazione e allo sconforto, reagendo in maniera esemplare alle avversità. Il libro ci offre, quindi, un interessante panorama biografico di persone che giunte in Italia hanno saputo ricostruirsi una vita eccellendo in vari ambiti professionali, culturali, artistici e sportivi. Persone che con la loro vita hanno testimoniato, al di là dei giudizi di parte, un pervicace attaccamento all’identità culturale e nazionale italiana e agli ideali di libertà e democrazia.
Non si tratta di una serie di biografie romanzate, ma di ricostruzioni fedeli di percorsi di vita che sono in qualche modo da ammirare. Ed è anche per questo motivo che ritengo la lettura di questo libro assai adatta alle giovani generazioni, in quanto vi possono trovare valori, stimoli e idee per il tempo presente come per quello futuro”.
Dalla prefazione di Marino Micich
Cristina Di Giorgi, classe 1972, è giornalista e scrittrice. Ha collaborato con diverse testate, cartacee e on line e ha firmato racconti brevi (alcuni dei quali premiati in concorsi letterari nazionali), saggi (tra i quali Note alternative, Ed. Trecento 2008) e biografie (Teseo Tesei, all’assalto della gloria, Idrovolante 2018 e Adriano Visconti. Chi per la patria muor vissuto è assai, Ritter 2019). E’ poi stata coautrice di Il nostro canto libero (Castelvecchi 2010) e di Cantando Giovinezza (Ritter 2016) e curatrice di diverse pubblicazioni, tra cui La guerra tradita. Diario dal fronte di un ufficiale di artiglieria di Luciano Berti (Mursia 2016), la raccolta di poesie di Riccardo Di Giorgi Tra le righe (La Vela 2020), Ignoto Militi. Le donne raccontano il figlio d’Italia (Idrovolante 2021), Essere donne in un mondo di femministe. La parità di genere secondo la destra (Idrovolante 2023)
