Descrizione
La Berlino Est 2.0 nella quale ci accompagna il protagonista di questo romanzo è un luogo dominato da un regime totalitario. Le vite delle persone sono annichilite da un controllo pervasivo delle autorità e da rigide limitazioni delle libertà. Sono persino impedite le relazioni sociali. Fin da bambini si viene inghiottiti in una dimensione virtuale. I tutori di quest’ordine oppressivo sono sovente i cittadini stessi: dilagano il sospetto reciproco e la smania da delazione. Come in una DDR moderna, chiunque si sente osservato da uno zelante vicino pronto a segnalare ogni pur minima trasgressione delle regole. Uomini liberi tengono però accesa la fiamma del buon senso. Un libro frutto di fantasia distopica, ma che attinge a pezzi di realtà nell’Italia ai tempi dell’emergenza coronavirus. Nella sua introduzione, Alessandro Sansoni lo definisce «un romanzo gustoso e profondo (…) che ci apre le porte a una riflessione che è tanto politica quanto filosofica e (…) ci obbliga a rivendicare attivamente la nostra consapevolezza critica, la nostra dignità e le nostre libertà».
Federico Cenci
Nato a Roma nel 1983, giornalista e scrittore. Dopo varie esperienze da free-lance, dal 2013 al 2017 ha lavorato per l’agenzia di stampa cattolica Zenit. Ha proseguito poi l’attività per In Terris, fino al 2019. Attualmente collabora con varie testate, tra cui il Quotidiano del Sud, Culturaidentità, International Family News. Il suo lavoro l’ha portato a viaggiare, in Italia e all’estero, in Europa e in Medio Oriente. Nell’ottobre scorso è stato in Germania per svolgere un’inchiesta a trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino. Per Eclettica Edizioni ha scritto con Fabio Polese il libro“Le voci del silenzio. Storie di italiani detenuti all’estero” (2012).