Descrizione
“Sopra le rovine”. Le rovine fisiche sono quei blocchi di cemento abbattuti quel 9 novembre del 1989 sopra i quali si ritrovarono a danzare i giovani berlinesi ubriachi di felicità. Le rovine materiali sono quelle di un pezzo d’Europa condannata per interminabili decenni alla miseria dalla prima applicazione concreta del comunismo sovietico, quello che avrebbe dovuto portare felicità e benessere ai lavoratori e ha invece realizzato società sottosviluppate e impoverite. Le rovine spirituali sono quelle di una tirannide spietata, che per perseguire i propri deliri ideologici ha diviso famiglie, popoli, nazioni; ha costruito una società in cui la personalità umana veniva annientata, la fiducia tra le persone inghiottita in una spirale perversa in cui tutti spiavano tutti, gli aneliti di libertà venivano repressi con il sangue, la tortura, la carcerazione alienante. Una volta collassato quel sistema disumano, sopra quelle rovine avremmo voluto vedere nascere qualcosa di più grande e di più bello. L’Europa, che per troppo tempo aveva dovuto subire la logica dei due blocchi e la cortina di ferro che la dividevano anche fisicamente, avrebbe potuto rinascere più forte su quelle rovine, non solo accogliendo popoli fratelli per troppo tempo abbandonati alla barbarie comunista ma anche riscoprendo il gusto dei valori forti che hanno forgiato millenni di civiltà. E invece, a trent’anni di distanza, quell’Europa pare avere tradito sé stessa avviluppata in una sindrome burocratico-finanziaria-mercatista che rischia di allontanare sempre più i popoli dagli ideali europei. Questo pamphlet, nato quasi spontaneamente per celebrare un anniversario che è probabile trovi poco spazio nei media mainstream, vuole essere uno strumento di riflessione perché quello che è stato sepolto nel 1989 sotto le rovine di Berlino non accada mai più e perché sopra quelle rovine l’Europa possa finalmente ritrovare sé stessa.