Descrizione
Cosa è stata la rivoluzione del ciclostile negli anni Sessanta? E quanto è stata importante per la
produzione intellettuale e per l’attività politica dei tanti movimenti, gruppi, collettivi, che a Pisa –
in anticipo e con maggiore intensità rispetto al resto d’Italia – dettero vita al ’68 e che, anche negli
anni seguenti, provarono a immaginare una società diversa da quella in cui erano immersi? E come
agirono coloro che combattevano queste istanze o magari le volevano ugualmente, ma con modalità
diverse?
Attraverso testimonianze qualificate, che palesano sensibilità culturali e giudizi di merito differenti,
e l’analisi dei testi di volantini e manifesti provenienti da tre archivi diversi (e di quella parallela dei
contesti storici e politici, interni e internazionali), gli autori provano a rispondere agli interrogativi
iniziali dimostrando il profondo legame fra mezzo e messaggio.
Gli intenti formativi e informativi degli attori sociali dell’epoca dettavano scelte grafiche e parole
d’ordine, o slogan, con cui riassumevano la propria appartenenza a un’ideologia o il proprio
posizionamento rispetto agli eventi, alle istituzioni, ai partiti e movimenti più vicini o più lontani.
E i mezzi di comunicazione, a cominciare dal ciclostile, scandivano i tempi della discussione, della
produzione, della diffusione dei volantini: in una parola, della militanza.
Fino a quando tutto cambiò, o forse tutto finì, in una piovosa giornata di maggio del 1973…
Carlo Raffaelli
Pisano, vive da sempre nella sua città, dove è nato nel 1955.
Figlio di Leonello Raffaelli, per cinque legislature parlamentare del Pci, ha respirato fin da bambino l’aria della
politica. Da giovane è stato, per breve tempo, un attivista nei movimenti della sinistra extraparlamentare.
Si occupa di Comunicazione, Pubblicità, Grafica e Formazione per la Comunicazione Efficace, ed è consulente
di Comunicazione Politica.
È Trainer internazionale e Coach ufficiale di Programmazione Neuro-Linguistica della Society of Nlp.
Per Eclettica Edizioni nel 2018 ha scritto, assieme a Luca Doni, Pisa la musica 1965-1999, palesando il suo
amore per la musica, che esercita dilettandosi a suonare in gruppi amatoriali; attualmente sta lavorando al
secondo volume, che partirà dal 2000 e arriverà fino ai giorni nostri.
Andrea Pannocchia
Giornalista pubblicista, Dottore di ricerca in Sociologia della Comunicazione, un passato di docente
universitario presso l’Università di Firenze in ambito sociologico e comunicativo e di militanza politica a
destra, vive da sempre a Santa Croce sull’Arno.
Libero professionista della comunicazione e consulente di comunicazione politica, è Direttore di Collane
per Eclettica Edizioni, per la quale ha scritto i seguenti saggi: La politica dei Democratici Cristiani a Pietrasanta
1965-1970 e oltre; Il popolo di Salvini – La Lega Nord fra vecchia e nuova militanza; Еλλαδα 2013 – La crisi della
Grecia raccontata dai suoi cittadini; Scenari – Riccardo Migliori e l’esperienza all’Osce; Gli artigiani dell’etere – Dal
pionierismo al digitale terrestre: l’avventura delle tv private toscane; Quelli che… la sezione – La militanza politica in
Toscana nella Prima Repubblica; Alla Base del Fini versus Berlusconi.