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Tradizione ecologica. L’agroalimentare italiano e la sfida della sostenibilità

18.00 17.30

Descrizione

Finalmente un libro che parla della nascita della nostra civiltà, perché proprio la nostra civiltà nasce con la cerealicultura.

Finalmente un libro che racconta l’agricoltura attraverso  i suoi protagonisti, nomi e cognomi per lo più sconosciuti ai non addetti ai lavori, come Strampelli, Bassi, Gibertini o Draghetti.

Finalmente un libro futurista che traccia la via dell’agricoltura di domani. Un’agricoltura che sappia coniugare tradizione e modernità e che alla sostenibilità economica ed ambientale affianchi la sostenibilità sociale. Un’agricoltura che torni perno dell’agroalimentare e non resti relegata ad un ruolo marginale, in un mercato che cresce e che rappresenta l’orgoglio italiano nel mondo.
Finalmente un libro concreto e di visione. Quella visione che conosce l’importanza della tradizione ma che sa che la stessa va rinnovata attraverso tecnologia e innovazione, per affrontare le sfide del presente forti della consapevolezza di essere unici, unici nonostante i mille tentativi di emulazioni, unici e portatori di un bagaglio di sapere e di sapori che fanno da sempre della nostra biodiversità una bandiera.
Finalmente infine un libro che da dignità agli agricoltori, imprenditori veri che hanno saputo innovare pur tra mille difficoltà e che costituiscono oggi da un lato nobili conservatori dell’ambiente e dall’altro il baluardo della nostra identità. E’ sotto gli occhi di tutti il tentativo di discriminare le nostre produzioni per sostituire con qualcosa di artificiale, magari costruito in laboratorio che nulla hanno a che fare con la terra, la fatica e l’orgoglio di produrre proprio delle nostre genti.

Dalla prefazione di Luca De Carlo

Sandro Righini. Classe 1985, diplomato come perito agrario, da quindici anni lavora nel settore primario, con un’esperienza diretta tanto della parte legata alla produzione agricola vera e propria, quanto a quella commerciale nella vendita di mezzi tecnici. Membro del Gruppo di Studio AUSER, il quale dal 2015 si occupa di approfondire dinamiche storiche e attuali legate al mondo dell’agricoltura italiana, fa oggi parte del comitato redazionale dell’Istituto “Stato e Partecipazione”. Per Eclettica Edizioni ha curato il saggio “Giuseppe Tassinari, l’etica della rivoluzione graduale” nel libro a più mani “Damnatio memoriae. Italia e fascismo. Scritti storici sui tabù del nostro tempo” (2019) e “La necessità di una nuova politica agricola nazionale” in “L’Italia del futuro. Economia, lavoro, cultura, geopolitica e innovazione” (2020).

Gian Piero Joime è membro del comitato scientifico dell’Istituto Stato e Partecipazione. E’ docente di Economia dell’ambiente e del territorio presso la facoltà di Scienze Economiche dell’Università Guglielmo Marconi di Roma.

E’ consigliere scientifico del Pomos, il polo della mobilità sostenibile dell’Università La Sapienza di Roma e consigliere di amministrazione del Polo Universitario Grossetano. Autore e coautore di diversi volumi, saggi e ricerche di economia e di politica ambientale, tra i quali :”Le imprese agroalimentari per la rinascita. Sentieri di sviluppo nel regno della sostenibilità globale”, “Il Futuro dell’Italia”, Eclettica edizioni, 2020; “La triste storia di un’Italia ricca diventata povera” in “Borgo Italia”, Eclettica edizioni, 2021; “La guerra dell’energia” per Altaforte Editore, “Agricoltura sostenibile: imprese locali, sfide globali”, “Bonifiche e riconversioni industriali in Europa”, “Green Economy e sviluppo locale”; “Elementi di economia ambientale per uno sviluppo sostenibile”, tutti per Aracne Editrice.