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L’ombra dell’aquila. Tradimenti e inganni. Diario di una spia romana.

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Descrizione

Allevatore di cavalli veneti per l’Imperatore, prefetto di un’Ala ausiliaria di cavalieri celti e
germani, la sua vera professione è segreta. Flavius uccide senza passione, preferisce comprare i suoi
nemici, perché sa che, anche se un cadavere ti serve bene, ti serve una volta sola. Dove gli
sciocchi corrono, Flavius cammina circospetto, perché i corridoi del palazzo di Nerone sono
più pericolosi dei vicoli di una città giudea e dell’infuocato deserto siriaco. Tigellinus è più
velenoso dello scorpione sullo scudo dei suoi pretoriani e Nymphidius trama nell’ombra.
Flavius serve molti, ma uno solo è il suo vero padrone: l’Aquila di Roma. E tuttavia, mentre
affronta tutto l’orrore della guerra giudaica e l’assedio di Iotapata, esiste un lato ancora più
nascosto e segreto nel cuore di Flavius: la stima che lo lega all’Optio Furius Iulianus Aquila,
l’amicizia per il fedele liberto e confidente Neferka, l’amore che sente nascere per la moglie
che gli ha appioppato Nerone, la dolce Valeria Messalla Honorata.

 

Flavia Busatta, nata nel 1949, laureata in Chimica pura, tra le fondatrici nel 1971 del Movimento femminista italiano. Nel 1980 è delegata per l’Italia al “I Convegno Indio del Cono Sur” a Ollantaytambo (Peru) e al IV Tribunale Russell a Rotterdam. Nel 1983 partecipa alla Second World Conference to Combat Racism and Racial Discrimination presso le Nazioni Unite a Ginevra; nel 1988 partecipa alla International NGO Conference for Action to Combat Racism and Racial Discrimination in the Second UN Decade, a Ginevra.
Fa parte del network internazionale American Indian Workshop (AIW) e ha fatto parte della
redazione della rivista HAKO sui popoli nativi americani.
Ha collaborato all’organizzazione delle mostre La Riscoperta dell’America (festival nazionale dell’Unità
1989), l’Apocalisse piumata (Arezzo 1992), Indiani di carta (Padova 1995) e Gli Indiani Hopi e un Freudiano (Padova 1997), Da Montezuma a Massimiliano (Padova 1998), Il Dono della Donna Ragno (Roma 2002) ed è autrice di: Il respiro del Sacro. Miti e riti della Sacra Pipa (Angolo Manzoni ed., 1996) e Il gene dell’immortalità (Calusca Edizioni, 1995) sulle biotecnologie.
Attualmente è editor di Antrocom Journal of Anthropology e gestisce il sito web www.femminismo-ruggente.it sulla memoria femminista a Padova dal 1971 al 1978.

Collana vagone ristorante
Pagine: 724
Formato: 15×21 cm