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La foiba della Val D’Orcia. 8 Aprile 1944, la Pasqua di sangue

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Descrizione

«Ristampare La foiba della Val d’Orcia, per tramandare il ricordo di quello che è avvenuto anche qui in Toscana, proprio a casa nostra, in quei giorni lontani di odio e di morte, è dunque e prima di tutto un tributo civile e di rispetto nei confronti di quei defunti, oltre che un modo per risarcire idealmente tutti coloro che hanno sofferto in silenzio per anni e che oggi hanno finalmente il pieno diritto di raccontare la loro storia, fatta di coraggio, di lacrime, di sangue ma anche di tante colpevoli omissioni. Lasciamogliela urlare liberamente attraverso queste pagine: diamo fiato alle loro voci attraverso le nostre».
Dalla prefazione di Francesco Tricomi
8 aprile 1944, quattro uomini uccisi
a sangue freddo.
la forza di una famiglia per aprire
le indagini, fra minacce, bugie,
depistaggi e tradimenti.
uno dei primi processi contro
I partigiani dopo la fine della guerra.
Ilario Sbrilli è nato il 28 settembre 1931 ad Abbadia San Salvatore (Siena) dove ha vissuto fino al 1950 anno in cui si è arruolato nella Guardia di Finanza. Dopo aver prestato anni di servizio al confine terrestre (Svizzera e Francia), ha frequentato la Scuola Sottoufficiali di Ostia, distinguendosi nei vari importanti ruoli ricoperti. Divenuto fra i più giovani Maresciallo Maggiore è stato nominato Ufficiale a l’atto del suo congedo. Padre di quattro figli e nonno di undici nipoti, vive con la moglie Maria Teresa ad Arezzo.