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La bela d’i tre aranci. Romanzo teatrale

12.00 10.90

Descrizione

Il testo teatrale è ambientato nella campagna Massese dell’immediato Secondo Dopo Guerra. La narrazione teatrale vede come protagonista una famiglia di fornai ed è contestualizzato in quell’importante evento che fu il Referendum Istituzionale del 2 Giugno 1946 portante alla nascita della Repubblica Italiana. La storia raccontata si dipana su varie tematiche storico-sociali e di costume, mettendo in luce, in particolar modo, il primo voto alle donne, nello specifico quello delle nostre massesi. A tutto ciò si intreccia, si innesta la vicenda parallela di un manifesto “pubblicitario”, che proprio in quegli anni venne realizzato, per il rilancio turistico della Riviera Apuana, dopo la tragica parentesi della Seconda Guerra Mondiale, che tanto fu subita dal territorio apuano, caposaldo occidentale della Linea Gotica. Protagonista di quell’illustrazione è la “bella di casa”, scelta come modella dal pittore. L’opera pittorica in questione venne realizzata da un artista di scuola futurista, Filippo Romoli, che lavorò per molti anni su incarico dell’ENIT (Ente Nazionale Italiano Turismo). L’avvenente ragazza Massese divenne così il simbolo di una città e comunità sofferente e tribolata che vuole rialzare le gambe lungo un nuovo cammino di rinascita. Insomma, parafrasando l’idioma artistico, si tratta di un quadro di vita impressionista, pieno di colori e profumi, quale è ricca la terra apuana.

Fabio Cristiani nasce a Viareggio nel 1966. Vive e lavora a Massa. Da oltre trenta anni si occupa, in qualità di autore e attore, di teatro. Ha già pubblicato: “Pensieri nel vento-Poesie” Cultura Duemila Editrice(1993), “Michelangelo – Un genio in terra apuana” Editrice Memoranda (2006), “Un per dito” Editrice Memoranda (2016), “Le dita dei piedi” Editrice Memoranda (2017), “Inverno caldo” Editrice Memoranda (2018), “Il pesco rifiorito” Editrice Memoranda (2020).