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Irregolari. Sottoculture di strada e di stadio tra Europa e Nord America.

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Descrizione

Gli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento rappresentano un periodo di straordinari mutamenti
per l’Europa e il Nord America ed è in questo specifico contesto di evoluzione delle dinamiche sociali che le sottoculture di strada e di stadio si affacciano per la prima volta sullo scenario dei grandi agglomerati urbani.
Tale fenomeno, balzato agli onori della cronaca grazie all’impatto avuto da mods, rockers e skinheads sulla Gran Bretagna del secondo dopoguerra, affonda le sue radici proprio negli ultimi decenni del XIX secolo quando la
gioventù della working class, attraverso stretti legami di banda e marcate alterità stilistiche e comportamentali, ridefinisce un senso di comunità pericolosamente eroso dalle trasformazioni in atto all’epoca. Nel farlo si scontra
frontalmente con un sistema del tutto incapace di inquadrare il significato profondo di uno stile di vita per molti versi apertamente conflittuale, provocando ondate di riprovazione e di panico del tutto simili a quelle che, ancora
oggi, scuotono l’opinione pubblica in occasione dell’apparire di ogni nuovo stile “ribelle”. Irregolari si immerge nei quartieri popolari di Glasgow e Manchester, Parigi e Boston, Liverpool e Londra per raccontare l’emergere di
questa nuova concezione della gioventù descrivendone i caratteri peculiari e le gesta eclatanti così come il difficile rapporto con la classe politica e l’apparato mediatico, senza trascurare una quanto mai necessaria riflessione sul profondo lascito che ognuna di queste sottoculture è stata in grado di trasmettere e che ancora
oggi innerva le strade e le gradinate sulle due sponde dell’Atlantico.

Mauro Bonvicini (Spilimbergo, 1980). Laureato in Scienze Internazionali e Diplomatiche
con una tesi sul movimento ultras italiano, si interessa da sempre di sottoculture giovanili e
di stadio, soprattutto in relazione al contesto britannico. Di questi argomenti tratta nella
fanzine Our Game che anima dal 2010, oltre ad averne scritto per altre testate più o meno
ufficiali quali SportPeople, UK Football Please, Scotland Epistles e Profilo Basso. Tifoso impenitente
della nazionale Scozzese che segue sul campo da quasi vent’anni, nei ritagli di tempo
concessi dal lavoro salariato frequenta gradinate, suona il basso nella band terracepunk The
Shed e si diletta a degustare craft ales assieme ai soci del Thursday Drinkers Club.