In offerta!

I discorsi della rivoluzione

13.00 11.90

Descrizione

Dal settembre al novembre 1922, Benito Mussolini segna l’innesco della «Rivoluzione» e la genesi del Ventennio pronunciando cinque discorsi carichi di pragmatica e tensione ideale. Il capo del fascismo espone chiaramente il
progetto di liquidare il sistema liberale e fondare un nuovo assetto politico chiamato a ridare dignità all’Italia dopo gli esiti della «Vittoria mutilata». Si rivolge a distese di giovani camicie nere, ex combattenti, operai e ai membri
del Parlamento del Regno. Nelle sue parole, socialisti e filosofi materialisti sono a capo dei mali che attanagliano la Penisola. Il discorso di Napoli incassa persino il plauso di Benedetto Croce e rassicura, a distanza, re Vittorio Emanuele III e i membri di casa Savoia. Il futuro duce capisce sin da subito che quegli interventi possano servire a illuminare non solo l’iniziativa squadrista, ma tutta la Nazione sulla direzione del progetto governativo fascista, tant’é che sono tutti e subito pubblicati integralmente nella prima pagina del quotidiano «Il Popolo d’Italia», organo e grancassa del Pnf. Italo Balbo intuisce lo stretto legame tra quei discorsi e li raccoglie in un unico pamphlet che già nel 1923 conoscerà persino una seconda edizione aumentata.

Fernando Massimo Adonia, giornalista (classe 1982). Scrive per il quotidiano
Live Sicilia e il mensile di cronaca nera e giudiziaria S. Collabora inoltre con
l’agenzia Italpress, Il Giornale Off, Cultura Identità e il pensatoio Barbadillo.
Con Eclettica ha già pubblicato l’e-book Francesco Anno Primo (2014) e il
saggio Presente! La Marcia su Roma, l’uccisione di un fascista a Catania e le
trame di un ministro (2016). È nella redazione di Storia Rivista.

Angelo Capuano, classe 1976. Giornalista e dottore di ricerca in Scienze
Politiche, è consulente per la Comunicazione Istituzionale e svolge attività
giornalistica per il gruppo editoriale Citynews. È autore di diversi saggi e
paper di Storia del Pensiero e delle Istituzioni politiche. Tra i lavori più
significativi si segnalano: Spirito pubblico e propaganda in Sicilia nel
decennio preunitario (2011) e Political Instability in Southern Europe During
Détente: the case of Eurocommunism (2013).